Se congiungessimo con tre linee le nazioni natie dei compositori presentati in questo disco, la Norvegia (Grieg), l’Argentina (De Falla e Piazzolla), la Repubblica Ceca (Dvořák) passando per la Francia (Fauré) e la Spagna (Rodrigo), ci accorgeremmo di aver disegnato un triangolo, figura che nell’antichità simboleggiava il passaggio da un microcosmo ad un macrocosmo. La pregevole operazione musicale compiuta dal GlobeDuo sta proprio in questo: attraverso le trascrizioni ci viene permesso di esplorare mondi sonori sinora in-auditi. Trascrivere nel suo significato etimologico (trans – scribere) ci riporta all’atto della copiatura. Picasso affermava che i mediocri imitano ed i geni copiano ovvero che un artista privo di personalità non riuscirà mai ad andare oltre la banale citazione stilistica mentre l’ abile e geniale maestro sarà in grado di riproporre il materiale originale in modo del tutto nuovo, facendolo comprendere ancor meglio agli altri.

I brani proposti sono collegati da un sottile ma forte fil rouge: la nostalgia, intesa come νόστος (nostos) ovvero quel desiderio talvolta violento, talvolta melanconico e talvolta dolce di ritorno alla patria, vissuta non solo come loco natio, ma anche come rifugio ideale o desiderato. Questo filo conduttore così forte conferma, inoltre, che i brani del cd non sono la mera giustapposizione di stili ed epoche diverse, ma quell’occasione di compiere un vero e proprio viaggio musicale: dalle steppe norvegesi alle pampas argentine, dal calore spagnolo all’eleganza francese, fino ad approdare in terra boema, dove forte si respira il desiderio d’America. Con intelligenza ed arguzia, il GlobeDuo utilizza una sorta di poliglottismo musicale, trovando sempre il linguaggio più appropriato a seconda di luogo ed autore. E lo si nota grazie al sapiente uso del suono e alla scelta dei colori, delle sonorità e delle timbriche. Il suono diviene la penna del poeta, il pennello del pittore, la fotografia di un luogo, una coperta che scalda.

Nell’istante dell’esecuzione, il GlobeDuo,  come solo pochi riescono a fare, fonde magistralmente le seguenti azioni: dare un significato profondo alla Musica, onorare il compositore attraverso un’esecuzione rispettosa e precisa, mettere a nudo la propria parte più recondita.

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